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Complesso residenziale di margine

Anni Novanta - Rivoli

La città è Rivoli, centro della cintura torinese. Il luogo è un brano della vecchia periferia, saltata allora dallo sviluppo urbano. Si trattava di riempire il vuoto di quel "non luogo" con un'operazione di ricucitura del tessuto lacerato.
Il progetto si è dovuto misurare con gli usuali problemi della tecnica e della amministrazione: superfici e volumetrie, dismissioni e opere di urbanizzazione, distanze e affacci e, non ultimi, i costi; il tutto da coniugare con il desiderio di operare un ingentilimento dei luoghi attraverso la sdrammatizzazione dei contrasti di età e di dimensione dei manufatti e, al tempo stesso, con la volontà di lasciare un segno forte di distinzione dalla città "moderna" e dozzinalmente razionale.
Ecco, quindi, la proposta della quinta articolata ma organica, con i vuoti, i pieni e le scansioni determinate anche dalle preesistenze, a conchiudere un pezzo di città con una ampia scenografia urbana.
Una scelta per certi versi inusuale, corposa ma anche immateriale e mossa, con un vistoso distacco dal suolo operato dal portico a doppia altezza e dalla "trasparenza" conferita dalle ampie vetrate poste alle fronti del sottoportico. (*)
La planivolumetria dell'intervento, già determinata da un piano urbanistico esecutivo, poi elaborata con un concorso di idee, ha visto nella soluzione finale riprendere quella elaborazione denominata "Pinocchio" e, con modificazioni unicamente formali, ha prodotto la soluzione "Lucerne da carabiniere"  che il gioco e le volute delle coperture suggeriscono.

* Testo tratto da "Scenografie urbane - Urban settings" pubblicato in A & A, Aprile 1996


schizzo prospettico
armatura mensole
atrio coperto
cancello
fuga a ovest
torre e luna
vertice dal basso
portico commerciale